Shelly - inclusione tramite interfaccia web

Accade che l'applicazione Shelly fallisca nell'inclusione dei dispositivi nella vostra rete. I motivi posso essere svariati:

  • banali errori di digitazione dei parametri (riprovate, scrivere una password con caratteri "strani" usando la tastiera di un telefono non è un compito banale);
  • configurazione di rete non standard e non contemplata;
  • firmware troppo datato;
  • e probabilmente anche altro.
Requisito preliminare è che la vostra rete wi-fi sia a 2.4 GHz o mista 2.4/5 GHz, infatti gli Shelly, come praticamente la totalità degli oggetti IoT, non comunicano a 5 GHz.

Prima di darvi per vinti potete eseguire una semplice procedura di configurazione manuale che raramente fallisce e che viene descritta qui di seguito.

Procedura manuale di inclusione

La procedura che segue si applica ai dispositivi di prima e seconda generazione non alimentati a batteria ma può funzionare anche per alcuni dispositivi a batteria come il motion, il Button 1 (mentre è alimentato con il cavetto USB), probabilmente il TRV (che non ho per cui non posso esserne certo) e forse altri che in questo momento mi sfuggono; l'essenziale è che il dispositivo da includere resti attivo durante il tempo necessario per portare a termine tutte le operazioni.
Questi sono i passi da seguire:
  1. alimentare lo shelly (mi sono chiesto se scriverlo, poi sono arrivato alla conclusione che non si sa mai ...);
  2. connettersi, preferibilmente con un computer ma anche con un telefono/tablet (in questo caso consiglio di disattivare la connessione dati da rete mobile), al suo AP (una rete wi-fi con nome - SSDI - shelly…); per far questo occorre essere nei pressi del dispositivo; se l'AP non dovesse essere visibile occorrerà resettare il dispositivo;
  3. aprire un browser e connettersi all’indirizzo 192.168.33.1; dovrebbe comparire l'interfaccia grafica del dispositivo;
  4. da qui entrare nel menu di configurazione del wi-fi (1) e impostare i parametri per la connessione al wi-fi; almeno in prima battuta non impostare IP statico.

Se la procedura fin qui descritta ha funzionato correttamente il dispositivo, se di prima generazione, perderà la connessione perchà l'attivazione del wi-fi comporta lo spegnimento dell'access point; al contrario un dispositivo di seconda generazione continua a mantenere l'access point attivo (per motivi di sicurezza ricordatevi di spegnerlo più tardi).

A questo punto lo Shelly dovrebbe essere connesso al router; adesso:

  • se il dispositivo è di seconda generazione (serie plus o pro) potere trovare il suo nuovo IP nelle impostazionei del wi-fi 1; sempre dall'interfaccia grafica verificate se il firmware installato debba essere aggiornato ed eventualmente procedete con l'update;
  • se il dispositivo è di prima generazione (non è più connesso), dopo aver connesso nuovamente il computer/telefono/tablet al wi-fi principale, dovreste trovare il suo nuovo IP sull'interfaccia del router oppure usando Shelly Scanner che lo cercherà per voi; connettetevi ancora con il browser al nuovo IP, verificate se il firmware installato debba essere aggiornato ed eventualmente procedete con l'update.
Se tutto è andato bene (e se avete il nuovo IP il più è fatto) non resta che avviare l'applicazione Shelly che si dovrebbe accorgere della presenza di un nuovo dispositivo in rete e vi guiderà nei pochi passaggi rimanenti. Nel caso in cui l'applicazione non dovesse suggerire spontaneamente l'associazione del nuovo dispositivo c'è modo di forzare la ricerca dal suo menu.
Ricordo che per una configurazione base è utile abilitare il cloud che consente di utilizzare il dispositivo con i vari assistenti vocali e con l'app da remoto.

Strumenti utili

Shelly Scanner può essere di aiuto in alcuni dei passaggi descritti come ad esempio la ricerca dell'IP.