I dispositivi Shelly di seconda generazione (serie plus e pro) o di generazione successiva, non alimentati a batteria, hanno la capacità di agire come access point
a favore di altri dispositivi che, essendo probabilmente troppo distanti dall’AP principale, non possono connettersi stabilmente a questo.
Per utilizzare questa opportunità occorre eseguire alcune semplici operazioni qui di seguito descritte.
Personalmente trovo più comodo fare tutto dall'interfaccia web dei dispositivi, tuttavia molti (o forse anche la totalità) dei passaggi descritti sono eseguibili anche da app.
Configurazione
Sul dispositivo che dovrà agire da extender (ricordiamo che deve essere di seconda generazione o di generazione successiva):- attivare l’AP (protetto con password per evidenti motivi di sicurezza);
- abilitare la funzione “Range extender”;
- eseguire un reboot per rendere effettive le nuove impostazioni.
- impostare il wi-fi2 in modo possa connettersi alla rete principale (precauzione utile nel caso dovesse venire a mancare l’estender); sconsiglio di impostare IP statico per questa connessione;
- usando la sua interfaccia web, connettere (wi-fi1) il dispositivo all'SSID “Shelly…” generato dall'extender. Anche in questo caso niente IP statico, l'extender deve poter gestire la connessione liberamente; del resto un IP statico non avrebbe alcuna utilità in quanto il nuovo indirizzo con il quale raggiungere il dispositivo sarà del tipo <ip extender>:<porta assegnata dall'extender>.
Avvertenze
Non è possibile utilizzare questa funzione “a cascata”: un dispositivo connesso a range extender non può, a sua volta, fare da range extender.Non ci sono limiti al numero di dispositivi che possono essere definiti come extender; ad ogni extender però possono essere connessi efficacemente non più di 10 dispositivi.